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Archive for the ‘doping’ Category

Mountain bike, Leon si è suicidato

Leggo e riporto dal sito Excite che Alberto Leon si è suicidato.  Il biker aveva 37 anni e probabilmente non ha retto la tensione (forse la vergogna?) del suo coinvolgimento nelle inchieste per doping Operacion Puerto e Galgo.

Secondo El Pais, riporta sempre Excite,  lui era accusato di far da “corriere” al dottor Fuentes. A questo punto le indagini in dpagna sul doping difficilmente potranno prendere la piega sabbiosa che hanno avuto sinora. Staremo a vedere. Intanto ci dispiace per una vita, un’altra, portata via dal doping.

Beccato anche Contador

settembre 30, 2010 1 commento

Il nuovo Principe del ciclismo mondiale è stato beccato dall’antidoping del Tour ad un controllo del 21 luglio. Stavolta si tratta di clenbuterolo, uno stimolante che se preso in quantità può anche avere effetti letali. Il buon Alberto dice di aver mangiato un filetto non proprio allevato secondo criteri slow food e che quindi l’anabolizzante era dentro la carne. E porta a sostegno della sua tesi il fatto che la quantità ritrovata nel suo sangue sia minima. Ora sono in corso le riunioni tra Wada e Uci  per decidere il da farsi. Intanto è stato sospeso. Lui la spiega così: “Il giorno prima ho mangiato la carne proveniente dalla Spagna (ma guarda un po’). Mi ero sottoposto ad altri controlli i giorni precedenti e ne ho subiti altri dal giorno dopo e mai più è stata riscontrato altro. Questo è un aspetto completamente a mio favore. Perché è impossibile somministrare una quantità così piccola, che oltre tutto è insignificante per produrre un vantaggio nel rendimento fisico: non serve a niente, lo dice qualunque esperto”. Leggi tutto…

Doping: Di Luca squalificato per due anni

Alla fine la squalifica è arrivata. Danilo Di Luca è stato condannato a 2 anni di squalifica dal Tribunale nazionale antidoping per essere stato trovato positivo all’epo in versione Cera durante il Giro d’Italia 2009.  Di Luca dovrà pagare anche 200 e passa mila euro di multa più le spese di esami e controesami.
Di Luca ha già annunciato che farà ricorso al Tribunale arbitrale sportivo (Tas) di Losanna: “Non finisce qui, c’è ancora da lottare e io vado avanti. Comunque vada non lascerò il ciclismo e sono convinto di trornare a correre molto prima dei due anni”.

Il mondo sottosopra: Valverde denuncia Torri

Siamo veramente alla guerra totale tra il Coni e Alejandro Valverde. Lo spagnolo ha intrapreso un’azione “giudiziaria penale” contro il procuratore antidoping del Coni, Ettore Torri per aver “disobbedito alle autorità giudiziarie spagnole” e “aver falsificato dei documenti”. Leggi tutto…

Che bello sarebbe

Che bello sarebbe se quello che dice Rebellin fosse vero: “Non ho fatto nulla, sapevo che sarei stato controllato prima e dopo la gara. Che senso avrebbe avuto rischiare?”. Che bello sarebbe. Perché Rebellin alla fine, non lo nascondiamo, è la ferita peggiore dopo quella di  Pantani (mai chiarita fino in fond, però). Perché ci è sempre piaciuto l’uomo. Ci è sempre piaciuto il corridore e soprattutto ci è sempre piaciuto che abbia detto: “Chi prende queste sostanze è un irresponsabile”. Insomma abbiamo fatto il tifo sempre per Rebellin e ci piacerebbe credere che nei laboratori francesi si sia fatto un errore. Mica per l’argento. Ma perché ci piacerebbe pensare che gli atleti con gli anni maturano e diventano consapevoli del loro ruolo sociale prima che sportivo. Rebellin è un idolo per tantissimi giovani e ci piacerebbe pensare che dopo quei video pubblicati da Repubblica abbia capito di essere su un a china sbagliata e ci abbia pensato e soprattutto abbia lavorato per vincere senza doping. Leggi tutto…

Rebellin, parliamone!

aprile 30, 2009 3 commenti

La notizia della Cera a Pechino lo ha fatto cadere dalle nuvole e quindi ha chiesto le controanalisi. Certo è che il corridore nega: “Non ho fatto nulla” ma con i video pubblicati da Repubblica è difficile credergli. Si tratta ovviamente di un altro processo e questi video, prodotti da intercettazioni ambientali dei Nas,  furono giudicati inammissibili dalla corte per vizi procedurali e quindi non validi ai fini del processo. E difatti Rebellin fu assolto. E’ però possibile ignorarli se addirittura finiscono su internet? Quello che fa più incazzare non è il corridore, che evidentemente sa che non può farne a meno, non è nemmeno la moglie che in teoria dovrebbe avere a cuore in primis la salute del suo amato più delle vittorie (ma questi sono affari di Rebellin), ma è il medico, che difatti è stato condannato a 14 mesi con la condizionale. Ma quale condizionale? Se ci vuole la radiazione a vita per ogni singolo ciclista che viene beccato la prima volta a barare, lo stesso deve valere per i “dottori”: galera vera e radiazione. Nemmeno più un’aspirina devono poter prescrivere!
Tornando a Pechino c’è davvero da farsi cadere le braccia. Leggi tutto…

Basso, Di Luca e Rebellin: non tutte le vittorie sono uguali

aprile 26, 2009 2 commenti

E va bene, Basso ha vinto il Trentino, Di Luca l’ultima tappa dello stesso Giro e Rebellin la Freccia. E oggi c’è la Liegi. Però bisogna dire che non sono tutte uguali. Cosa volete che vi dica? Che ci si dimentica l’ombra del doping su questi campioni e tutti amici come prima? No, sorry! Troppo facile così. Leggi tutto…

Ue contro la Wada: un colpo alla lotta al doping

La Commissione europea non contenta di fare la lotta a Microsoft ha deciso che anche la Wada, l’organismo internazionale che cura i controlli antidoping, deve darsi una calmata.
Come tutti gli appassionati di ciclismo sanno, i corridori devono far sapere in ogni momento alla World anti-doping agency, dove sono , cosa fanno e perché, fornendo con largo anticipo una tabella che sono tenuti a rispettare al minuto per favorire i controlli a sorpresa. Leggi tutto…

Niente Tour per Lance?

lance-armstrongL’Agenzia antidoping francese ha deciso di usare le maiere forti nei confronti di Lance Armstrong? Sembrerebbe di sì. Almeno stando a quanto dice lui stesso: “Potrebbero impedirmi di correre il Tour de France. Amo il Tour, vedremo come andrà a finire. Comunque mi consolerò col Giro: mi sto allenando e la clavicola non mi dà problemi”. Qui il video completo Update on Lance’s Injury, Response to Drug Testing Allegations — powered by http://www.livestrong.com

Il casus belli è il seguente: il 17 marzo scorso il corridore texano è stato accusato dall’Afld di “non essersi sottoposto a diretto e costante controllo dell’incaricato” durante un controllo antidoping a sorpresa in Costa Azzurra. In pratica durante un allenamento a Beaulieu-sur-Mer è stato raggiunto da un incaricato dell’agenzia francese che gli ha chiesto campioni di sangue, urine e capelli. Armstrong avrebbe aspettato una ventina di minuti prima di concedere all’interessato l’attenzione dovuta. Ora per il texano sono in arrivo sanzioni. Ecco il comunicato dell’Agenzia anti doping francese.

Che tristezza

Operazione dei carabinieri che hanno perquisito una ottantina di palestre nell’ambito di una inchiesta antidoping nel nord italia che ha portato al fermo di 12 persone tra cui il ciclista pistard Gianni Da Ros. Subito sospeso dalla Federazione.
Il blitz (fonte Tgcom) ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza per illecita importazione, detenzione, vendita, ricettazione e utilizzo di farmaci a effetto dopante, esercizio abusivo delle professioni sanitarie (del farmacista e del medico) e falsificazione della documentazione sanitaria consegnata presso farmacie ignare.

Mah cos’altro dire? Alla fine si parla sempre e solo di doping. Vien voglia davvero di mollare tutto, blog compreso, vendere la bici da corsa e darsi agli scacchi. Metteremmo su qualche chilo ma vuoi mettere che allenamento per il cervello? Cervello che evidentemente i corridori continuano a non avere, al pari di certi dilettanti e appassioanti frequentatori delle suddette palestre. Com’è che si dice? La madre dei cretini è sempre incinta? Mi sa che è proprio così.

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